La didattica della Scuola Tango Donda

La didattica della Scuola Tango Donda

La didattica della Scuola Tango Donda

La didattica della Scuola Tango Donda

per apprendere in maniera consapevole e divertente il tango argentino

La didattica della Scuola Tango Donda ideata da Luciano Donda, pioniere del tango romano, maestro, ballerino e coreografo dal 1995, 

Per una Scuola svincolata dal concetto di livello

Si, hai letto bene, per una scuola liberata dal concetto di livello. E’ utopia? Forse, ma, ciascuno deve perseguire i propri sogni. Cosa intendo dire per una scuola che si liberi dal concetto di livello. Una Scuola che insegni alle persone a dialogare attraverso il tango e non limitarsi all’insegnamento e all’esecuzione dei passi. L’idea mi è venuta dalle frasi che si sentono dire dai tangueros e dalle tangueras normalmente in milonga. Ad esempio quelle da parte degli uomini. Quella non mi segue; questa è un pezzo di legno; quella li mi si appende; quell’altra va per conto suo; etc etc. Invece da parte delle donne: che male al collo! aveva la testa in avanti che spingeva sulla mia; quello mi stringe che non riesco a muovermi, certi ti piegano la mano destra fino a piegare il braccio; quello mi dice che devo fare come dice lui, etc etc.

Il Tango come dialogo più che come ballo

Il senso del tango, del milonguear in milonga, è di trovare un accordo fra i partners. Durante una tanda è fondamentale essere disposti a cercare un dialogo con l’altra persona. D’altronde lo insegna la musica del tango. Ogni brano è formato da frasi musicali ed ogni frase è formata da domande e da risposte, da una proposta e da una risoluzione. Così come gli strumenti dialogano componendo melodie coinvolgenti, anche noi ballerini abbiamo il compito, di comporre il nostro dialogo raccontandolo, attraverso i movimenti sul pavimento. Per ottenere ciò bisogna partire dall’ascolto, di noi stessi e dell’altro.

il cambio dell’asse come consapevolezza nella didattica della Scuola Tango Donda

Carlos Gavito diceva: “El tango esta entre paso y paso” il tango sta tra un passo e l’altro, cioè nel cambio dell’asse. Tutto ciò che avviene nel pavimento da un asse all’altro appartiene al mondo del tango. Ma cosa vuol dire in pratica questa frase? Come la posso tradurre sul mio corpo? Lo posso fare facendo una pressione con il piede sul pavimento come a “scacciarlo da me” in modo da avere la percezione del mio asse. E’ fondamentale sviluppare questa percezione quando cambio l’asse tra un piede e l’altro. Facendo in questa maniera, ognuno sviluppa una consapevolezza del cambio d’asse si responsabilizza sia con se stesso che nei confronti dell’altro.

La comunicazione della coppia nel tango

Perché è importante essere consapevoli e responsabili del proprio cambio di asse? Perché il dialogo del tango, il famoso accordo, si trasmette attraverso l’energia del cuore, dello sterno.  Ma la richiesta da parte dell’uomo, la cosiddetta marca,  deve permettergli di poter ascoltare il movimento prodotto dalla donna, cioè la sua risposta. Così come la donna deve poter ascoltare fino in fonda la richiesta da parte dell’uomo per poter rispondere, cioè fare il suo movimento. Tutto ciò non può essere fatto se nessuno dei due è tranquillo e consapevole del proprio asse. Per questo motivo se ognuno si responsabilizza sul proprio cambio di asse, non sarà necessario differenziarsi nei livelli. Dal momento in cui ognuno sarà interessato nell’ascoltare la risposta o la richiesta dell’altro.

La donna deve seguire o deve rispondere?

Molti pensano che una brava ballerina è una buona seguidora. Ma se è vero che il tango è un dialogo, allora ognuno dev’essere libero di poter esprimersi ed avere un ruolo attivo. Quante volte hai sentito dire o detto questa frase?: “La donna deve seguire l’uomo”. Per me il termine “seguire” è un termine passivo, che crea dipendenza da qualcosa. Che non implica responsabilità. Prova a pensare a “rispondere” all’uomo, ad essere consapevole e responsabile del tuo cambio d’asse. E mentre cambi il tuo asse prova ad ascoltare la musica come fonte di ispirazione per produrre la tua risposta.

L’uomo deve portare o chiedere?

Se l’uomo invece di “portare” una donna comincia a pensare a “chiederle” un movimento, inizia ad avere piacere ad ascoltare la risposta della donna. Il tango come ballo vuole, per convenzione, che l’uomo proponga alla donna il movimento e che la donna lo disponga sul pavimento. Ebbene: La donna impara ad ascoltare fino in fondo la richiesta del partner, usando al massimo la sua “marca”. E l’uomo impara ad “ascoltare” il movimento della donna inteso come “risposta”. Allora si che si ha la possibilità di poter scambiare e condividere le proprie emozioni tanguere. Ti accorgerai che non ci sarà bisogno di mettere tensioni nelle braccia, nel collo, nelle spalle per poter “ballare il tango argentino”, ma soprattutto non si creerà dipendenza e/o sudditanza.

Come iniziare a provare la didattica della Scuola Tango Donda?

Prima di tutto puoi dare un’occhiata alla pagina delle lezioni dove puoi orientarti su giorni, orari e gruppi. Di conseguenza, puoi consultare la pagina sui contributi ai corsi. Ed infine per poter accedere ai corsi bisogna fare richiesta di ammissione a socio alla Tango Donda Asd. Lo puoi fare cliccando qui e compilare il form in tutti i suoi campi obbligatori. Ti aspetto per provare insieme la tua nuova esperienza!!